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Tuo figlio piange!



Il pianto del bambino ci attiva, ci allarma, richiama la nostra attenzione in maniera totalizzante. Se tu@ figli@ piange sicuramente lo sentirai, anche se sei distante probabilmente riconoscerai il suo pianto.

Alcuni studi hanno dimostrato come il pianto di un bambino cambi le competenze cognitive di un adulto che diviene più distratto. Il pianto del bambino attiva movimento e linguaggio, sentendolo piangere dunque la mamma reagirà prendendolo in braccio e parlandogli.

Che sia un neonato o un bambino più grandicello il pianto è comunicazione. Piangendo il bambino libera le proprie emozioni e ci comunica il suo stato d'animo. Non giudichiamolo, non minimizziamolo ("non è niente"), non ridicolizziamolo ("sembri una femminuccia") e non sopprimiamolo ("smettila di piangere"). Accogliamo sempre i nostri bambini e connettiamoci con loro empaticamente, aiutiamoli a riprendere il controllo ed a ritrovare la serenità ascoltandoli. L'ascolto è diverso dal sentire, pochè richiede coinvolgimento attivo e spinta verso l'altro senza giudizio e preconcetti.


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