Pochi giorni fa, ascoltando questa canzone ho pensato a quanto questa frase fosse potente. Difatti noi siamo quel che siamo grazie al bagaglio di storia che ci portiamo dietro; siamo la somma dell’amore e delle ferite che abbiamo ricevuto.
Anche professionalmente è chiaro come molte volte incontrando famiglie in difficoltà si può leggere chiaramente come le loro fatiche siano radicate e tramandate da generazioni. Ricordiamo che solo noi possiamo essere promotori del nostro cambiamento e della nostra felicità. Talvolta purtroppo però ci ritroviamo intrappolati in dinamiche relazionali vissute da sempre e ci ritroviamo privi di strumenti per poter cambiare e spesso anche per riuscire a vedere quali ostacoli dovremmo rimuovere. Quando però appare una minima consapevolezza della disfunzionalità di alcune dinamiche e la fatica diviene prevalente nella nostra quotidianità, dobbiamo avere il coraggio di prendere in mano la situazione e divenire autori attivi della nostra vita, anche chiedendo aiuto a dei professionisti. Perché di fatto è solo in questo modo che costruiremo la nostra serenità e felicità, lavorando attivamente sulle nostre fatiche e non lasciandoci governare da meccanismi e dolori vissuti, dobbiamo avere la forza di chiedere aiuto per attraversare tutto ciò che ci ha ferito e poi andare avanti.

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