Ho amato immensamente il mio ruolo di madre, ho sempre creduto in esso cercando costantemente di migliorarlo, arricchirlo, stimolarlo. La verità è che nonostante ci prepariamo per affrontare le sfide della genitorialità, saremo sempre un passo indietro all’imprevisto, a ciò che non avevamo considerato, a ciò che non ci aspettavamo. Ho lavorato per ritrovare un equilibrio ad ogni caduta, ma poi inevitabilmente ricapita di sentirsi stanchi, frustrati e di agire come non vorremmo, ma poi ne paghiamo per molto tempo, quel senso di colpa ti bussa costantemente da dentro come a giudicarti, martellando incessantemente lacerandoti. Da qui ho deciso che avrei dovuto lavorare ancor di più per non ripetere questi momenti e maggiore sarebbe stato il mio controllo e più forte sarebbe stato il rapporto con i miei bambini, più grande sarebbe stato l’esempio che gli avrei donato e più rispettosa sarebbe stata la mia relazione con loro. Perché noi grandi esigiamo sempre un gran rispetto ma non siamo altrettanto bravi a darlo ai nostri piccolini. Ho provato tutto questo, ho lavorato sulle mie emozioni e sulle mie reazioni, sebbene ancora capiti di non riuscire, mi dico brava, perché il mio cambiamento i miei bambini lo vedono e ne traggono beneficio: “sei la mamma migliore” è il mio motore trainante, perché sì, voglio essere la madre migliore per loro.
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