laura.scozzari FACCIO QUELLO CHE MI PIACE O QUELLO CHE GLI ALTRI SI ASPETTANO DA ME? E’ capitato anche a voi di porvi questa domanda? Ragiono spesso sul fatto che siamo abituati a seguire le mode e ad aggregarci agli altri e spesso non riflettiamo su ciò che davvero desideriamo per noi. Abituati a vivere in una società che ci spinge ad agire allenando poco il pensiero e ad essere sempre più performanti e competitivi tanto da portarci a perdere il focus su noi stessi. Capita persino di desiderare qualcosa di nuovo solo dopo averlo visto ad altri, a chi stimiamo e ci piace. Ma quanto ciò rispecchia realmente i nostri gusti e la nostra personalità? Quanto invece è semplice emulazione priva di una reale intenzionalità? Siamo realmente capaci di vivere la nostra vita basandola su valori saldi che non cambieremmo confrontandoli a scelte differenti prese da altri a noi vicini? Non parlo di non cercare il confronto e il cambiamento che ci porta a migliorare, ma del desiderare ciò che gli altri hanno per non sentirci diversi e per competere con loro su ciò che si possiede e si è. Pur essendo una persona molto determinata ho dovuto lavorare molto e riflettere a fondo per prendere delle decisioni che fossero rispondenti ai miei desideri e aspirazioni. Certo è che grazie alla mia tenacia ho portato avanti delle scelte pur a costo di dover continuamente spiegare a chi ho accanto il perché delle mie decisioni, da loro a volte incomprese. Ma credo che proprio grazie a tale forza oggi mi ritrovo ad aver fatto passi importanti seguendo ciò che mi piace e che ritengo giusto per me, avendo coscienza di non doverlo necessariamente confrontare con le scelte di altri. Tutto ciò è il risultato di un lavoro lungo introspettivo, seppur le influenze esterne non mancano mai, siamo esseri sociali e cercheremo sempre di rientrare in canoni di appartenenza che ci facciano sentire parte di un gruppo. Ognuno di noi dovrebbe però avere il coraggio di ricercare la propria felicità realizzando i propri sogni, non rimanendo bloccati in un posto che non li gratifica e che non sentono appartenergli. Conosco la fatica di tali scelte e tutto il lavoro che vi sta dietro ma credo che, in fondo, ne valga la pena!
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