La parte per me più difficile in certi momenti è proprio quella di accogliere i sentimenti e le emozioni dei miei figli. Sia essa la rabbia più furiosa o la gioia più profonda, talvolta sintonizzarsi e comprenderne la risonanza sui nostri figli non è molto facile, poiché le loro emozioni hanno un impatto anche su di noi. Quando mio figlio si arrabbia provoca rabbia anche in me, è perciò importante lavorare dapprima sulle mie emozioni e su come io le gestisco al fine di non venire fagocitata dal turbinio di quelle dei miei bambini. Talvolta ciò accade anche quando i miei figli sono molto contenti e si agitano in modo incontenibile, tutta questa irrequietezza ad un certo punto mi crea fastidio. Consapevole che ciò sia legato al loro modo di esprimere tale emozione, rileggo tutto sapendo che ciò parla di me e dei miei modi di sentire e percepire le mie di emozioni, la mia stanchezza e la mia fretta, e non ha nulla a che vedere con loro e con la loro dirompente felicità. E’ importante accogliere il bambino e ciò che sente, non intervenendo per risolvere un malessere ma imparando a stare con lui proprio dentro a ciò che prova. Ciò che per noi può risultare stupido ed insignificante per il nostro bambino è estremamente importante e può provocare in lui una disperazione profonda. E’ bene dunque non banalizzare, giudicare o sminuire i suoi vissuti ma accoglierli e aiutarlo a comprendere ciò che sta accadendo. Provate ad immaginare di essere voi tristi, disperati o arrabbiati e qualcuno vi dicesse “dai non è niente, non fare così! Come sei esagerato!”, come vi sentireste? I nostri bambini talvolta non riescono nemmeno a comprendere cosa accade quando vengono investiti da forti emozioni, banalizzando e troncando la possibilità di leggere con loro ciò che sta succedendo invieremo un messaggio di inadeguatezza del bambino e di ciò che prova. #accoglienza #accogliere #emozioni #empatia #educazioneempatica #genitori #figli
top of page
bottom of page
Comments